Dal 25 al 30 giugno 2015 si è svolta una campagna di ricerche subacquee nei fondali delle Isole Eolie. Un team di scienziati ed esperti sotto la direzione del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa – grazie alla collaborazione tra Soprintendenza del Mare, Aurora Trust Foundation e U-Boat Worx – ha esplorato tre relitti profondi già individuati da Aurora Trust nel 2009 e nel 2010.
Trovandosi a quote profonde, proibitive per la subacquea tradizionale, sono state effettuate immersioni con un sommergibile dell’olandese U-Boat Worx che ha consentito l’investigazione dei relitti con particolare dettaglio. Per la prima volta – dichiara Tusa – vengono indagati questi relitti che si trovano ad oltre cento metri di profondità, attraverso l’ausilio di mezzi tecnologicamente avanzati e particolarmente indicati per le indagini dirette con un archeologo a bordo”. Dei relitti rimane visibile lo spettacolare carico di centinaia di anfore, rimaste sul fondo per oltre duemila anni.
Durante le indagini sono state scattate più di 500 fotografie ad alta risoluzione per ogni relitto che hanno permesso la realizzazione di un fotomosaico 2D e una fotogrammetria in 3D. E’ stata inoltre realizzata una dettagliata documentazione video del carico e di tutte le operazioni di immersione.
Grazie alla presenza della AtlantEco con un ROV di ultima generazione, è stato possibile effettuare la verifica visiva di alcuni siti di interesse già noti ma non ancora indagati. La sinergia tra i componenti di questa missione internazionale ha confermato la necessità di tali operazioni che uniscono per obiettivi comuni diverse professionalità al fine di raggiungere risultati scientifici di grande valore. Le attività si sono svolte a bordo della nave olandese “ALK” che al suo interno ha ospitato i laboratori tecnico scientifici e la stazione base del sommergibile Explorer 3. Le operazioni sono state rese possibili grazie alla collaborazione del Comandante Paolo Margadonna dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Lipari.
I tre relitti sono situati in prossimità dell’isola di Panarea e si trovano ad una profondità che va dai 90 ai 140 metri. Si tratta di relitti pertinenti l’epoca ellenistico romana. Erano imbarcazioni dedite al commercio tra la Sicilia e la penisola italiana attraverso le isole Eolie, importante tappa lungo le principali rotte marittime del mediterraneo centrale.
Il team di lavoro:
Sebastiano Tusa – Soprintendenza del Mare
Roberto La Rocca – Soprintendenza del Mare
Salvo Emma – Soprintendenza del Mare
Jan Koblick – Aurora Trust Foundation
Greg Mullen – Aurora Trust Foundation
Gerhard Seiffert – Aurora Trust Foundation
Cosimo Malesci – Aurora Trust Foundation
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