di Davide Barzazzi
Se penso che le ultime fotografie subacquee le ho scattate proprio alle Scole e alla Gabbianara, dove ora giace lo scafo della Costa Concordia, mi si stringe il cuore. Mi ci sono immerso decine di volte e conosco ogni scoglio, ogni gorgonia, ogni roccia di quello splendido sito. So dove è appoggiato il relitto della nave: le mie ultime foto subacquee le ho realizzate proprio lì. E conosco il rischio che corre il relitto di spezzarsi in due a causa delle mareggiate di questi giorni. Se ciò dovesse avvenire, il disastro ecologico sarebbe assicurato. L’Isola del Giglio è sicuramente una delle isole più belle del Mediterraneo, caratterizzata da fondali ricchissimi di vita e da scorci suggestivi dove le acque limpide e smeraldine danno l’impressione che le piccole imbarcazioni che solcano le piccole baie che la circondano galleggino sospese nel nulla. Non voglio entrare nel merito di quanto accaduto nei giorni scorsi: dello sciagurato naufragio della Costa Concordia se ne è parlato anche troppo.